Non ho alcuna preclusione di principio nei confronti della razionalizzazione dei servizi comunali o dei parcheggi a pagamento. Ogni misura, però, può essere corretta o profondamente sbagliata in base al contesto.

Il taglio delle corse degli autobus per i bambini, con particolare riferimento alle contrade, per esempio, non può essere considerata una misura accettabile o razionale, in quanto l’istituzione di questo servizio resta fondamentale per l’integrazione delle varie aree della città e rappresenta un enorme sostegno alle famiglie in questo periodo di crisi. Non si tratta di un lusso, al contrario è uno dei pochi segni di civiltà rimasti in città. Allo stesso tempo l’istituzione delle strisce blu in aree dove le attività commerciali sono già alla canna del gas e subiscono quotidianamente la tentazione di chiudere battenti, non farebbe altro che incoraggiare la chiusura. Risultato? Meno attività commerciali, meno lavoro, cioè meno tributi anche per le casse comunali.

Ergo: solo danni. Inoltre, esattamente come per la regolamentazione delle soste auto al centro storico, la linea dura sui parcheggi ha molto senso e la condividerei in pieno, se prima si fosse pensato a realizzare un servizio di trasporto pubblico efficiente, ma in una città del mezzogiorno dove prendere l’auto privata non è una scelta ma un obbligo, colpire i parcheggi è equivalente ad applicare una tassa generica. In prospettiva, ma questo è un altro discorso, abbiamo intenzione di acquistare navette elettriche per rendere Rossano una città civile dove chiunque può muoversi su tutto il territorio senza prendere la propria auto, ma ad oggi si tratta di misure inadeguate e per altro contraddittorie: da un lato di colpiscono i parcheggi, dall’altro si invita le famiglie a prendere l’auto per accompagnare i bambini a scuola. Invito dunque il Commissario Lombardo a ritirare questi provvedimenti. Dal punto di vista economico queste misure risultano ancor più inadeguate perché, seguendo un copione che i nostri cittadini conoscono bene, si colpiscono i servizi alla comunità mentre restano in piedi degli sprechi enormi. Il commissario ha manifestato concretamente la volontà, la necessità di risparmiare.

Colpisca dunque gli sprechi veri, ed in questi anni ne abbiamo sottolineati molti: si verifichi il corretto pagamento delle penali sugli appalti; si verifichino gli incarichi di consulenza magari a persone che non si trovano neanche in Calabria; si verifichino le concessioni a prezzi scandalosi di edifici o strutture di competenza comunale che sono costati milioni di euro; si taglino i serviti inutili a partire da quelli esternalizzati dove spicca il servizio tributi che deve essere gestito internamente e cosi via. Non a caso abbiamo manifestato la volontà di incontrare anche più volte il commissario per parlare del bilancio e delle questioni finanziarie della casa comunale: da un lato riteniamo che chi si candida ad amministrare la città debba essere pienamente consapevole della situazione prima dell’eventuale elezione; dall’altro però vogliamo evitare che si incida ulteriormente su una comunità già martoriata, proponendo numerose strade per colpire gli sprechi reali che hanno trascinato il Comune nella difficile situazione in cui ci troviamo. Saremo quindi al fianco delle famiglie e delle attività commerciali che riterranno opportuno manifestare il proprio dissenso nei confronti di queste misure. Ad ogni modo anche questa vicenda testimonia come sia urgente per la nostra città chiudere interamente con la classe dirigente del passato, recente e remoto, e dare fiducia a coloro che da tempo, e senza alcun interesse, difendono gli interessi dei cittadini e sono pronti ad assumersi la responsabilità di amministrare il nostro territorio.

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