Il sindaco Stasi chiarisce l’iter dei lavori sulla 106 e la posizione dell’amministrazione

CORIGLIANO-ROSSANO, 9 settembre 2021 – In queste ore si è tornato a parlare del progetto di ammodernamento della Strada Statale 106 ed in particolare del tratto Sibari-Coserie.
Ho letto più volte riferimenti a presunti “silenzi delle Amministrazioni locali” facendo riferimento anche alla nostra: un’idea promossa, nel migliore dei casi, da chi evidentemente la posizione dell’Amministrazione di Corigliano-Rossano, ribadita più volte in tutte le sedi, non la gradisce granché, o forse sperava (e spera ancora) di usare questo pretesto per affibbiare ad altri le proprie responsabilità.

Dunque, considerato che trovo sinceramente positivo il fatto che si sia riaccesa l’attenzione sulla questione, ricostruisco (ancora una volta) la vicenda, così da rinfrescare la memoria a tutti questi (finti) smemorati.

Il 10 luglio 2019, dopo meno di un mese dal nostro insediamento, abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con Anas per parlare della realizzazione di una strada a 4 corsie che colleghi la Ss. 534 a Corigliano-Rossano. Anas, che rispose celermente alla nostra richiesta di apertura di un confronto sul tema, fu rappresentata all’incontro dal coordinatore territoriale per la Calabria, dottor Ferrara, e dal Responsabile del Procedimento, dottor Marra. Basta googlare per trovare decine di articoli che parlano dell’incontro.

In quell’occasione, dopo aver chiesto energicamente ad Anas di elaborare un progetto per la realizzazione di una strada a 4 corsie che colleghi la nuova realtà urbana ed amministrativa di Corigliano-Rossano, ci furono proposti 3 diversi potenziali tracciati:

a – il tracciato già approvato dalle Amministrazioni Comunali alcuni anni prima, delineato nel megalotto 8 (che passa tra gli scali ed i centri storici);

b – il raddoppio del tracciato esistente;

c – la realizzazione di un nuovo tracciato parallelo alla rete ferroviaria.

Ovviamente qualsiasi scelta richiedeva (e richiede) studi e documentazioni tecniche chiare ed approfondite, ma per molte ragioni già in quella fase l’Amministrazione espresse chiara preferenza per il tracciato delineato dall’ottavo megalotto: non fosse altro che per rispetto del lungo lavoro effettuato dai Consigli Comunali di Corigliano e Rossano, i quali lo avevano discusso ed approvato.

Successivamente l’Amministrazione ha continuato ad attendere e chiedere riscontri rispetto alla tematica, mentre nel frattempo è cambiato il governo regionale, è cambiato il governo nazionale e sono cambiati i vertici di Anas.

Dopo molti mesi (e molti tentativi), assunse una iniziativa l’assessore regionale Gianluca Gallo, che chiamò i sindaci di Corigliano-Rossano e Cassano allo Jonio per discutere in Cittadella, alla presenza di Anas, della possibilità di realizzare la 4 corsie fino a Rossano. In quella sede Anas propose, con uno schizzo su mappa, direttamente il tracciato parallelo alla ferrovia, ovvero lo stesso che ci propose un anno prima. Anche i quella sede manifestai il medesimo entusiasmo del luglio 2019: parlare di ammodernamento della Ss.106 in sede istituzionale rappresentava comunque un passo importante.

Dopo l’entusiasmo e la massima disponibilità alla discussione su qualsiasi tracciato, anche in quell’occasione precisai (vado a memoria): 1. che il tracciato preferito dall’Amministrazione restava quello a monte già approvato; 2. che l’ipotesi di nuovo tracciato non poteva essere giudicato con uno schizzo su una mappa, ma richiedeva approfondimenti seri; 3. che nella bozza di ipotesi di nuovo tracciato certamente mancavano alcuni svincoli; 4. che la bozza di nuovo tracciato era incompatibile con l’ammodernamento della strada di Insiti che stavamo progettando (lo svincolo è previsto sostanzialmente nel punto dove sarà realizzato il cavalcavia); 5. gli attraversamenti dei principali centri urbani (Scalo di Corigliano e Scalo di Rossano) erano improponibili e andavano completamente ripensati. In quella sede suggerii anche di studiare ipotesi di sottopassi simili a quello realizzato a Scanzano Jonico proprio sulla Statale 106. Tutte queste osservazioni furono prese in carico dal tavolo tecnico, il quale si sarebbe poi aggiornato successivamente affrontando le medesime questioni.

Molti mesi dopo quell’incontro, ho accolto con sincero favore l’annuncio della visita del sottosegretario Giancarlo Cancelleri e dei vertici Anas (dottor Caporaso nella qualità di coordinatore territoriale per la Calabria e dottor Canalella nella qualità di Responsabile del Procedimento) proprio per la presentazione dell’ipotesi di nuovo tracciato di una strada a quattro corsie Sibari – Corigliano-Rossano, pur non avendo avuto riscontri rispetto alle criticità sottolineate nelle discussioni precedenti. Ritengo quella del 14 aprile 2021 una giornata importante, nella quale la presenza del sottosegretario Cancelleri – che ringrazio apertamente – ha dimostrato interesse ed attenzione per la vicenda. In quella giornata tutti noi abbiamo potuto osservare, proiettate su uno schermo, le cinque tavole sulle quali è definita una bozza piuttosto approssimativa di tracciato parallelo alla ferrovia: il medesimo schizzo su mappa che vidi, di fatto, già nel luglio 2019, con due ulteriori bozze di “varianti” per gli scali di Corigliano e di Rossano che però – seppur approssimative – non ne risolvono le principali criticità.

Nelle settimane successive si sono tenuti nuovi incontri, alcuni dei quali anche alla presenza di una parte della delegazione parlamentare cittadina che si sta interessando molto alla vicenda (anche questo fattore estremamente positivo): anche in queste occasioni sono state ribadite, con immutato entusiasmo e disponibilità ma anche con immutata chiarezza, le medesime sottolineature di tutti gli incontri precedenti, così come ho avuto modo di comunicare pubblicamente relazionando in Consiglio Comunale, aggiungendo inoltre la necessità di evitare che questo intervento possa contrastare con il potenziale raddoppio ed elettrificazione della rete ferroviaria ionica. Tale ulteriore precisazione è emersa dal momento che il tracciato dovrebbe insistere principalmente sulla cosiddetta “fascia di rispetto” della rete ferrata, ed è dunque necessario che non ne comprometta la possibilità di potenziamento.

Probabilmente nel percorso sopra descritto erano mancati dei passaggi interlocutori formali che sancissero ufficialmente le posizioni degli enti coinvolti: per questa ragione accogliamo l’iniziativa di Anas di convocare una Conferenza Preliminare con grande favore, anche perché dimostra ciò in cui noi crediamo fortemente: da quel 10 luglio 2019 sul tratto “Sibari – Coserie” si è acceso un interesse reale.

La documentazione allegata alla convocazione di tale conferenza sono le identiche cinque tavole che delineano, nuovamente, la medesima bozza di tracciato, senza ulteriori approfondimenti o correzioni. In maniera del tutto coerente e trasparente l’Amministrazione esprimerà ancora una volta grande disponibilità a vagliare ed approfondire qualsiasi ipotesi di tracciato, anche se diversa da quella maggiormente gradita e già approvata dai consigli comunali (megalotto 8), ribadendo con altrettanta chiarezza:

1 – in relazione all’importanza del progetto, la documentazione è assolutamente insufficiente per una corretta valutazione;

2 – la bozza di nuovo tracciato è incompatibile col progetto di ammodernamento della strada di Insiti, già approvato dall’Amministrazione;

3 – quel tipo di attraversamento dei centri urbani (varianti degli scali) non sono ritenuti compatibili con le ipotesi di sviluppo del territorio. Repetita iuvant.

Tutte le altre posizioni preelettorali, magari da parte di chi ha governato il territorio per vent’anni e non è riuscito a far realizzare nemmeno una mezza rotonda, sono evidentemente strumentali e lasciano il tempo che trovano.

Per quanto riguarda la risposta della ministra Carfagna all’interrogazione parlamentare dell’onorevole D’Ettore che riguarda la Statale 106 nel suo complesso, non posso fare a meno di sottolineare come la stessa parli di 12 lotti funzionali di cui è disponibile già la progettazione definitiva (tra questi sicuramente anche il nostro megalotto 8, Sibari – Mandatoriccio) oltre ad altri lotti ancora in fase di progettazione preliminare, e di una disponibilità finanziaria attuale di circa 880 milioni di euro, mentre sarebbe obiettivo del Governo quello di reperire nelle prossime settimane altri 2 miliardi di euro. Per capire quanto siano ancora tremendamente insufficienti tali risorse, basti pensare che soltanto uno dei 12 megalotti, il Roseto – Sibari, costa da solo più di un miliardo di euro.

Anche questo dato ci indica come quella sulla Statale 106 sia una partita importantissima per il territorio e per la Calabria, e che certamente non si può affrontare con superficialità magari per ragioni elettorali: significherebbe consegnare alle future generazioni l’ennesima opera incompiuta della Calabria e del nostro territorio. A noi non interessano gli spot elettorali, ci interessa creare le condizioni per realizzare l’opera e farlo al meglio.

Capisco che questo approccio non piaccia a tutti. Capisco che molti avrebbero preferito l’accettazione incondizionata di qualsiasi proposta, persino a scatola chiusa, in cambio di qualche titolo di giornale. Purtroppo, o per fortuna, noi lavoriamo con uno spirito diverso: al titolo di giornale oggi, preferiamo il risultato domani

Il sindaco
Flavio Stasi

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